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Nascita della canzone -
Dopo la buona accoglienza di 'Uno tranquillo',
scritto dalle "tre P" della canzone italiana (Pace-Panzeri-Pilat),
Del Turco cominciò a scrivere canzoni per conto proprio, insieme
a quello che sarebbe diventato uno degli autori di maggiore successo della
canzone italiana: Giancarlo Bigazzi.
Fu grazie al concittadino Del Turco che Bigazzi mosse i primi passi della
sua carriera: "Giancarlo era un amico di mio cugino, lavorava in
banca. Mio cugino mi diceva: ti devo assolutamente far conoscere un ragazzo...
Io ero scettico: anche se ero nella musica già da qualche anno,
non ero certo nella posizione di fare il talent-scout. Non vedevo come
avrei potuto aiutarlo - ma mio cugino insistette, e alla fine il ragazzo
venne a trovarmi a casa. La prima cosa che scrivemmo assieme fu un brano
che fu il lato B di 'Figlio unico'... Abbiamo lavorato assieme per qualche
anno, poi lui ha continuato con molti altri cantanti, lavorava molto -
non era pigro come me
Qualcuno ha scritto di lui che è 'un
grande poeta contadino' - non so chi l'ha scritto, ma penso che sia vero.
Peraltro, molti pensano che sia solo un paroliere, ma non è affatto
vero, contribuisce anche con la musica. All'epoca di 'Luglio' magari non
aveva ancora molta pratica, però strimpellava la chitarra, e a
quel tempo bastava: non c'era bisogno di essere professionisti per fare
una canzone, i pezzi nascevano dal cuore
Alla fine, 'Luglio' non
nacque con una rigida divisione dei compiti, ovvero io la musica e lui
il testo. Anzi, l'idea del testo venne a me: avevo letto una poesia di
un autore cinese, un'allegoria sulla mietitura. Cominciai a meditare su
questa idea di luglio che ritorna tutti gli anni, e pensai che era una
cosa carina per una canzone
L'arrangiamento lo fece Luis Bacalov,
e la canzone venne incisa con musicisti tra i quali ricordo Guido e Maurizio
De Angelis e un quartetto vocale di cui faceva parte Rodolfo 'Foffo' Bianchi,
che poi fu produttore di Renato Zero e Baglioni
Il coretto maschile,
con quattro voci ad appoggiare il cantante è sempre stata una caratteristica
delle mie canzoni, fin dall'inizio con i Rebel Rousers, miei amici di
Firenze. Anche nelle versioni internazionali veniva mantenuto, ad esempio
in quella francese di Joe Dassin".
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