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Joe Dassin ed Herman's Hermits -
Nella primavera del 1968 Joe Dassin, cantante
popolarissimo in Francia, aveva proposto, con esito lusinghiero, 'Uno
tranquillo', ribattezzata 'Siffler sur la colline'. Visto il successo
di Del Turco con 'Luglio', la 'joint-venture' venne rinnovata anche
se a quel punto gli autori non erano più Pace-Panzeri-Pilat ma
Bigazzi e Del Turco.
L'esito fu ancora migliore, come ricorda il cantante fiorentino. "Andò
davvero bene. Basta pensare che, parlando in termini di diritti d'autore,
io ricevo quasi più dalla Francia che dall'Italia". La canzone,
diventata "La petit pain au chocolat", divenne popolarissima
in Francia e in Canada. Gli inglesi invece si dimostrarono più
reticenti. "July", affidata anche in questo caso a chi aveva
avuto successo con la traduzione di 'Uno tranquillo' (i Tremeloes, che
l'avevano fatta diventare 'Suddenly you love me'), mancò le hit-parade
del Regno Unito. "Non ce l'aspettavamo, 'Uno tranquillo' era andata
benissimo. E così il direttore della casa discografica, Ladislao
Sugar, che era cocciuto e bravissimo, disse: 'Non può essere…
riproviamoci'. E riuscì a farla arrivare a un altro gruppo inglese".
L'altro gruppo inglese era Herman's Hermits, un fenomeno da parecchi
milioni di dischi stranamente (e un po' snobisticamente) ignorato dai
critici musicali anglosassoni. Si trattava di un quintetto di ragazzi
di Manchester (proprio come i Take That, dei quali furono un po' i fratelli
maggiori). Guidati dal cantante Peter Noone, trasmettevano un'immagine
pulita e scanzonata, e piacevano agli adolescenti. Quando si scoprì
che non sempre suonavano davvero nei loro dischi, la loro popolarità
presso il pubblico non ne ricevette un danno immediato - ma i critici
rock li misero definitivamente all'indice, evitando di citarne l'esistenza
anche dopo lo scioglimento, avvenuto nei primi anni '70. Solo le classifiche
(e migliaia di fans irriducibili), rimangono a testimoniare il successo
di canzoni come "I'm into something good" (n.1 in Inghilterra)
o "I am Henry VIII, I am" (n.1 in USA).
Con il titolo 'Something's happening', Herman's Hermits portarono 'Luglio'
al n.6 delle charts britanniche, uno dei migliori risultati mai ottenuti
dagli autori italiani, tanto che due anni dopo tentarono di riproporre
un brano firmato Bigazzi ('Lady Barbara'). Ma accanto a quella francese
ed inglese, 'Luglio' ha conosciuto parecchie traduzioni: all'epoca Del
Turco poteva contare su diversi "gemelli" stranieri. Tra questi,
vale la pena di segnalare tale Huhta Bengt, che col nome d'arte Kristian
portò al successo in Finlandia sia 'Ai ai ai ai' ('Luglio') che
'En henno heittää mitään pois" ('Che cosa hai
messo nel caffè')…