1969, E.Polito - G.Bigazzi, Ed. Melodi



 

- 1969: un Cantagiro tormentato -

Il Cantagiro 1969 partì il 26 giugno da Alessandria.
Proprio come il Giro d'Italia, percorse la penisola proponendo ogni sera uno spettacolo in una città diversa; il 12 luglio, la finale a Recoaro. Tra i componenti della carovana canora, Lucio Battisti con 'Acqua azzurra acqua chiara' (poi vincitrice del Festivalbar), Dori Ghezzi con 'Casatchok', i Pooh con 'Mary Ann', e altri, da Giorgio Gaber ai Rokes, da Caterina Caselli all'Equipe 84.
Se negli anni precedenti il passaggio dei divi della canzone per le strade cittadine era accolto da entusiasmo, il clima dell'immediato post-Sessantotto favorì ogni sorta di polemica. Ci furono contestazioni politiche da parte di manifestanti con cartelli che accusavano: "Voi cantate e fate i milioni, noi tiriamo la cinghia (Mal e Gian Pieretti vennero alle mani con alcuni dimostranti). L'Equipe 84 si schierò coi manifestanti, contestando il mondo della canzone e lo stesso Cantagiro… senza per questo abbandonarlo: il quartetto fece distribuire all'ingresso degli stadi un volantino che recitava: "Basta con le giurie, le palette e le graduatorie". Ciliegina sulla torta, la casa discografica Ri-Fi (che ha in gara Iva Zanicchi) fu accusata di aver comprato la giuria, e la cantante abbandonò la manifestazione.
In tutto questo, le giurie popolari del Cantagiro si dimostrarono piuttosto conservatrici. I "capelloni" Camaleonti di "Viso d'angelo" vennero battuti (anche se per soli 3 punti) da Ranieri, sempre vestito in giacca e cravatta. "La cravatta è bella, l'ho presa a Roma, costa più di duemila lire. Gli altri fanno bene a vestirsi come si vestono, io non sono capace di portare quei vestiti: io se non ho la cravatta mi sento nudo. Meno male che piaccio lo stesso anche se non sono capellone, anche se non ho le camicie colorate", commentò il cantante.