1969, C.Cavallaro - G.Bigazzi, Ed. Tiber

 



Il protagonista dell'exploit dell'estate 1969 non è un esordiente assoluto nel mondo della canzone.

Tessuto si chiama in realtà Mario Bongiovanni ed è nato a Pignataro, in provincia di Caserta il 7 settembre 1945, figlio di una coppia di operai che emigrati a Milano.

 

 

 

Qui Mario studia fino alla quarta ragioneria poi si mette a lavorare in un laboratorio di oreficeria, coltivando nel frattempo la passione per il canto. Grazie all'amicizia con Livio Macchia dei Camaleonti viene ingaggiato per esibirsi al locale milanese Ca' Bianca, dove viene notato da Miki Del Prete. Mario entra così nell'orbita del Clan di Celentano: un bel colpo, che non sortisce però i risultati sperati. "Adriano era gentile, mi pagava anche, ma di dischi neanche l'ombra", ricorda Tessuto. Dopo un anno di permanenza alla corte del Molleggiato, decide di defilarsi, affidandosi a Ricky Gianco. Anche in questo caso, il cantante non ha fortuna, ma il suo nome comincia a girare nell'ambiente discografico. La svolta decisiva è il contratto con la Cgd, che lo fa partecipare al Cantagiro nel '67 con "Teen agers concerto" e nel '68 con "Ho scritto fine", una canzone scritta da Don Backy che ottiene incoraggianti risultati di vendita. Nello stesso anno, si fa notare a "Settevoci", la popolare trasmissione televisiva condotta da Pippo Baudo. A questo punto, la casa discografica si decide a puntare sul giovane cantante e gli affida "Lisa dagli occhi blu", scritta da Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro. Ai giornalisti, il cantante racconta di avere creduto immediatamente nella canzone: "Subito dopo averla incisa, riascoltandola per la prima volta, mi sono messo addirittura a piangere!"