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1987, Bigazzi-Tozzi-Riefoli

Quando la stampa ebbe conferma dell’inedito sodalizio, cominciarono a girare le voci sulla vittoria “annunciata” dei tre cantanti, famosissimi ma in un momento particolare della carriera: Morandi in risalita dopo un periodo difficile, Ruggeri in cerca della consacrazione, Tozzi fermo da diversi anni dopo alcuni dischi non fortunati. Nonostante gli avversari più temibili fossero i campioni della canzone per famiglie, come Toto Cutugno (secondo con “Figli”) e Albano e Romina (terzi con “Nostalgia canaglia”), molti critici storsero il naso di fronte all’iniziativa del trio. Così scriveva Gino Castaldo de “La Repubblica”: “E' l'unica presenza se non altro originale, inedita, che presenterà questa edizione del Festival, ma sarà ricordata come una bella occasione mancata. Per quanto strano, l'abbinamento poteva produrre scintille, e invece ha prodotto un testo pieno di retorica ecologista e filantropica. Bisogna dire peraltro che è cantato magnificamente, ma giocano sentimenti troppo banali”.
Qualche scintilla probabilmente venne prodotta, visto che il singolo vendette 250.000 copie in Europa e in Giappone, permettendo tra l’altro alla CGD di passare nel giro di una settimana dalla cassa integrazione ai doppi turni per fare fronte alle richieste di un brano cantato, su questo non si può che concordare, magnificamente: Ruggeri ha poi ammesso che per lui fu una grande soddisfazione interpretare un brano di grande estensione vocale, visto che i critici lo avevano sempre ritenuto più autore che cantante.