1977, G.Bigazzi - U.Tozzi, Ed.Melodi

 

"Mi fu presentato come autore, aveva già fatto
'Un corpo e un'anima' per Wess e Dori Ghezzi.
Era uno che cantava bene, con una voce molto riconoscibile,
molta estensione; era molto più grezzo di adesso, ma prometteva bene".
(Giancarlo Bigazzi)

Nel 1975 la hit-parade estiva era stata dominata da 'Sabato pomeriggio', di Claudio Baglioni (n.1 dalla seconda settimana di agosto a ottobre). Nel 1976 era stata la volta di 'Non si può morire dentro', di Gianni Bella (n.1 a luglio, agosto e per metà settembre).
Ma queste canzoni non sono annoverate tra i 'tormentoni estivi' della canzone italiana, a differenza di quanto si verifica con 'Ti amo' di Umberto Tozzi (n.1 senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre 1977, giorno in cui cedette il primato a 'L'angelo azzurro' di Umberto Balsamo). Tale etichetta potrebbe essere la conseguenza di alcuni elementi caratterizzanti il brano: la reiterazione del titolo, ripetuto decine di volte sia nelle strofe che come ritornello, oppure l'arrangiamento, che al respiro melodico evocato dagli archi diretti da Franco Monaldi (su un semplicissimo "giro di do") sovrappone una progressione ritmica di ampio respiro, non comune per il pop italiano dell'epoca - del resto Tozzi è sempre stato musicista di gusto americano, come avrebbe dimostrato anche il successo USA di 'Gloria'. Nella dimensione "estiva" in ogni caso Tozzi (proprio come Giancarlo Bigazzi, coautore di 'Luglio') ci si è sempre trovato bene: 'Ti amo' gli regalò il suo primo Festivalbar (il bis sarebbe arrivato nel 1994 con 'Io muoio di te'), e negli anni successivi il cantante torinese avrebbe imposto il suo marchio sulla bella stagione anche con 'Tu' (brano del 1977 dalla struttura molto simile a 'Ti amo'), 'Gloria' (1979), 'Stella stai' (1980), 'Gente di mare' (1987), 'Immensamente' (1988) e la citata 'Io muoio di te'.

Quel che è certo comunque è che nessuno all'inizio del 1977 si sarebbe aspettato un tale successo da Tozzi, volto relativamente nuovo e personaggio piuttosto ombroso, diverso dai cantanti capaci di accattivarsi facilmente la simpatia del pubblico e dei critici. Nel 1976, dopo qualche anno nel gruppo La Strana Società (celebre per lo strumentale 'Pop corn') aveva debuttato, per un pubblico che ormai non ricordava più i tentativi del fratello maggiore Franco ('I tuoi occhi verdi'), con un primo LP accolto tutto sommato positivamente grazie ai singoli 'Io camminerò' (poi portata al successo da Fausto Leali), e 'Donna amante mia'. Ma 'Ti amo', ha affermato Bigazzi, che con lui ha condiviso quasi vent'anni di successi, non fu un colpo di fortuna. "Non sono canzoni che nascono sugli alberi, per caso; sono cose che vengono fatte in maniera ragionata. All'epoca io e Umberto lavoravamo proprio spalla a spalla, di continuo. 10-12 ore, tutti i giorni, insieme. La storia di Tozzi e di tutti i suoi successi iniziali, abbastanza brucianti, nasceva così: stando insieme e confrontandosi".