Il 'fratello di Marcella'

"Mio fratello è bravissimo e vuole tentare di imporsi come cantautore, e come tale parteciperà al Disco per l'Estate. Vedrete, presto nascerà un nuovo Clan: il Clan dei Bella…" (Marcella, maggio 1974)

"Il mio amico Mogol ci diventa matto, su questa cosa che dopo trent'anni ancora c'è qualcuno che mi definisce 'il fratello di Marcella Bella', la cosa lo manda in bestia, haha… Invece io non ci bado, anche perché io e Marcella siamo molto legati, sia in senso affettivo che professionale: lei ha avuto successo con le mie canzoni, e a mia volta se io faccio questo mestiere devo molto a lei. Fu il suo talento che convinse la nostra famiglia a farle fare un tentativo nel mondo della canzone, e quindi al nord - con me al seguito, perché lei aveva 17 anni. Il primo periodo fu massacrante: accompagnavo Marcella col mio gruppo nei locali della riviera adriatica, poi la riaccompagnavo a casa, nell'appartamento che avevamo a Sant'Ilario, in Emilia; quindi toccava a me fare il giro dei locali con la mia chitarra, una Gibson Les Paul De Luxe. Suonavamo parecchio: la domenica iniziavamo al pomeriggio e finivamo la sera a mezzanotte. Era estenuante ma divertente, perché per me era un mondo nuovo. Adesso a raccontarlo è strano, ma all'epoca io non ero abituato a vedere tante ragazze uscire da sole per andare a ballare. Per me andare a Gatteo Mare era come andare nel paese dei balocchi…".