Il fiorentino Giancarlo Bigazzi è uno dei principali autori della canzone italiana. Negli anni '60, a inizio carriera, scrive dei brani di immenso successo come "Luglio", con Riccardo Del Turco, "Lady Barbara" di Renato dei Profeti, "Lisa dagli occhi blu" di Mario Tessuto. Negli anni '70 comincia a stringere sodalizi più intensi con gli interpreti, ad esempio Massimo Ranieri ("Rose rosse", "Vent'anni"), Gianni Bella ("Montagne verdi" e "Non si può morire dentro"), e poi, dalla fine degli anni '70 ad oggi, tre cantanti che diverranno abituali dominatori delle classifiche scrivendo canzoni insieme a lui: Umberto Tozzi, Raf e Marco Masini. Con i primi due, il legame si interrompe (piuttosto bruscamente, anche) a metà degli anni '90; con il terzo, la collaborazione continua a tutt'oggi. Bigazzi vanta anche un clamoroso successo di vendite con il gruppo goliardico Squallor, messo in piedi con tre amici: il discografico Alfredo Cerruti, il cantante ed autore Daniele Pace, il maestro Totò Savio.

 

Autori

Nato a Catania nel 1947, dopo aver guidato come cantante e chitarrista alcuni gruppi catanesi, alla fine degli anni '60 Gianni Bella si trasferisce al nord al seguito della giovanissima sorella Marcella, che ha ambizioni come cantante e partecipa al Cantagiro '70. Nel 1972 'Montagne verdi', firmata da Bella insieme a Giancarlo Bigazzi, partecipa al Festival di Sanremo e scala le classifiche. Mentre la sorella si impone come una delle cantanti italiane di maggiore successo, Gianni comincia la propria carriera solista, sempre con l'aiuto del paroliere Bigazzi, e subito ottiene un buon esito con 'Più ci penso' (che rimane dal 3 agosto al 23 novembre 1974 nella top ten italiana). Due anni dopo, l'exploit: Bella domina le classifiche estive con 'Non si può morire dentro', vincitrice del Festivalbar. Nel 1978 si impone nuovamente nella manifestazione di Vittorio Salvetti, cantando 'No'. Negli anni '80, all'attività di solista e di autore per la sorella (per la quale scrive tra l'altro 'Nell'aria' e 'Il mio cielo puro'), inizia la collaborazione con Mogol, che diventa suo paroliere e produttore. Alla fine degli anni '90, firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano, 'L'emozione non ha voce', grazie alla quale l'album 'Io non so parlar d'amore' rimane per due anni circa nella top 50 italiana. Nel 2001 partecipa al Festival di Sanremo, presentando 'Il profumo del mare'.