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Autori
Il fiorentino Giancarlo Bigazzi è uno
dei maggiori autori italiani. Negli anni '60, a inizio carriera, scrive
dei brani di immenso successo come "Luglio", con Riccardo Del
Turco, "Lady Barbara" di Renato dei Profeti, "Lisa dagli
occhi blu" di Mario Tessuto. Negli anni '70 comincia a stringere
sodalizi più intensi con gli interpreti, ad esempio Massimo Ranieri
("Rose rosse", "Vent'anni"), Gianni Bella ("Montagne
verdi" e "Non si può morire dentro"), e poi, dalla
fine degli anni '70 ad oggi, tre cantanti che diverranno abituali dominatori
delle classifiche scrivendo canzoni insieme a lui: Umberto Tozzi, Raf
e Marco Masini. Con i primi due, il legame si interrompe (piuttosto bruscamente,
anche) a metà degli anni '90; con il terzo, la collaborazione continua
a tutt'oggi.
Enrico Polito: romano, inserito già da qualche
anno nel mondo discografico, nel 1966 Enrico Polito (n.15 in hit parade
nel 1962 con "Dalla mia finestra") nota in un locale il giovanissimo Giovanni
Calone - Gianni Rock, e decide di diventarne produttore e manager. Cambiatogli
il nome in Massimo Ranieri, legherà a lui le maggiori fortune nel campo
della canzone, firmando con Bigazzi (e quasi sempre anche con Savio) "Rose
rosse", "Vent'anni", "Via del Conservatorio" ed "Erba di casa mia". Al
suo attivo anche collaborazioni con Mina, Rita Pavone (per la quale firmò
"Come te non c'è nessuno"), Ornella Vanoni ("Cercami") e Domenico Modugno,
del quale fu a lungo pianista personale. E' morto nel 1998, a 69 anni.
Gaetano Savio, detto "Totò", è direttore d'orchestra,
autore e compositore. Tra i suoi maggiori successi, "Lady Barbara"
di Renato dei Profeti, diversi brani dei Camaleonti, la maggior parte
dei pezzi di Loretta Goggi (da "Maledetta primavera" a "Cicciottella")
e Massimo Ranieri ("Vent'anni", "Erba di casa mia").
Savio vanta anche un clamoroso successo di vendite con il gruppo goliardico
Squallor, messo in piedi con tre amici: il discografico Alfredo Cerruti,
il cantante ed autore Daniele Pace, il paroliere Giancarlo Bigazzi.
Interpreti
Massimo Ranieri
Giovanni Calone è nato a Napoli il 3 maggio 1951. Quarto di otto
figli, da bambino lavora come posteggiatore, garzone di fruttivendolo,
strillone. Comincia a cantare ai matrimoni, e a 13 anni incide il suo
primo disco con lo pseudonimo Gianni Rock. Dopo una tournée in
America al fianco di Sergio Bruni, nel 1966 prende il nome d'arte Massimo
Ranieri ("Mi faceva pensare al Principe di Monaco, mi conferiva una
certa eleganza") e si fa notare alla trasmissione "Scala Reale"
con "L'amore è una cosa meravigliosa". Nel 1968 propone
"Da bambino" al Festival di Sanremo, dove torna l'anno dopo
con "Quando l'amore diventa poesia". Il primo vero successo
è "Rose rosse", che gli fa ottenere la vittoria al Cantagiro,
il terzo posto a "Canzonissima" 1969 e il n.2 in hit-parade.
Poco dopo ottiene il David di Donatello per il suo primo film: "Metello",
per la regia di Mauro Bolognini. Nel 1970 vince "Canzonissima"
con "Vent'anni". Nel 1972 parte per il servizio militare (e
ne approfitta per incidere "O' surdato 'nnamurato", che gli
frutta un altro successo). Al ritorno, rivince "Canzonissima"
con "Erba di casa mia". Da quel momento, indirizza sempre più
decisamente la sua carriera verso la recitazione, sia al cinema che a
teatro (Brecht, Pirandello, ma anche numerosi musicals). Non lascia il
mondo della canzone, ma si sottrae a molti meccanismi del pop italiano
da classifica - il che non gli impedisce, quando nel 1988 torna al Festival
di Sanremo, di vincerlo con "Perdere l'amore", forse il suo
maggiore successo. Nel 1997 è di nuovo a Sanremo con "Ti parlerò
d'amore".
la
scheda
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