Interpreti
Don
Backy
Nato
nel 1943 a Santa Croce sull'Arno, provincia di Pisa, dopo aver cantato
al dancing 'La Sirenetta' alla fine degli anni '50 e aver inciso le
prime canzoni con lo pseudonimo Agaton, legge un annuncio: il Clan di
Celentano cerca giovani talenti. Caponi invia un nastro con una sua
composizione ('La storia di Frankie Ballan'). Il provino piace al 'Molleggiato',
che lo accoglie nel suo consesso. Dopo il terzo posto in hit-parade
con 'Amico', incide diversi brani tra cui 'Ho rimasto' e 'Come Adriano'
- canzoni molto autoreferenziali, che evidenziano come Don Backy sta
emergendo come n.2 del Clan - e 'L'amore'. Intanto si perfeziona come
autore, e col 1967 arriva il grande successo: a 'L'immensità'
seguono 'Poesia' e 'Canzone' (entrambe al n.1 in hit-parade). Contemporaneamente,
ottiene parti cinematografiche di un certo rilievo. Ma durante il Festival
del 1968 (che lo vede secondo e terzo come autore, rispettivamente di
'Casa bianca' e 'Canzone'), litiga ferocemente, per questioni di diritti
d'autore, con Celentano. Dopo qualche tempo, la rivalità con
il 'ragazzo della Via Gluck' assurge a faida, e Caponi ne esce logorato
psicologicamente e sconfitto dal punto di vista dell'immagine - viceversa
Celentano pare invulnerabile a qualsiasi polemica (come prova anche
la storia recente
). Il suo rapporto con la musica si fa conflittuale
- ma Caponi si salva grazie al proprio eclettismo: scrittore, fumettista,
attore in numerose commedie all'italiana (a dire la verità non
tutte memorabili) riesce a vivere piuttosto bene anche senza il Clan.
Nel 2000 il grande pubblico lo ha rivisto in 'Pane e tulipani', acclamato
film di Silvio Soldini.
Autori
Don
Backy
Detto Mariano: Mariano Detto incontra Adriano Celentano durante
il servizio militare, nel 1960. In seguito diventa pianista nei Ribelli,
nei quali militano Gianni Dall'Aglio e il chitarrista Gino Santercole.
Nel 1962, Celentano fonda il Clan: ne fanno parte, tra gli altri, Ricky
Gianco, Guidone, Don Backy, Micky del Prete. Come arrangiatore Celentano
ingaggia il M° Ceragioli, al quale, a partire da 'Sei rimasta sola'
subentra Detto (il cui pseudonimo inverte nome e cognome). Fino all'inizio
del 1968 tutti gli arrangiamenti dei brani del 'Molleggiato' sono di
Mariano, ma nel 1968 la furibonda lite tra il divo milanese e Don Backy
travolge anche lui: Celentano lo ripudia per non aver rotto i ponti
con l'ex luogotenente. Nel 1972 tuttavia la collaborazione e l'amicizia
riprendono. Nel frattempo Mariano ha stretto un sodalizio con i Camaleonti
e si è avvicinato al cinema; negli anni successivi si dedicherà
sempre di più a colonne sonore per cinema e televisione - incluse
diverse sigle di cartoni animati.
Giulio Rapetti,
in arte Mogol,
è il "paroliere" per eccellenza della canzone italiana.
Nato a Milano nel 1936, figlio di un importante discografico, comincia
a scrivere testi alla fine degli anni '50. Nel 1961 vince il Festival
di Sanremo con "Al di là", scritta insieme a Donida
e interpretata da Betty Curtis e Luciano Tajoli. Nel quinquennio successivo,
lo vince nuovamente con "Uno per tutte" (1963, cantata da
Tony Renis) e "Se piangi, se ridi" (1965, Bobby Solo). Ma
firma anche brani di impatto immenso quali "Stessa spiaggia stesso
mare", "Una lacrima sul viso" (il primo 45 giri a vendere
un milione di copie), "Che colpa abbiamo noi", Io ho in mente
te". Nel 1966 inizia la collaborazione con Lucio Battisti: fino
al 1980, i due daranno vita ad un matrimonio artistico talmente fortunato
da mettere quasi in secondo piano i lavori successivi. Che per Mogol
sono tutt'altro che trascurabili: basti ricordare la nuova vittoria
a Sanremo con "Se stiamo insieme" cantata da Riccardo Cocciante
(per il quale aveva scritto "Cervo a primavera") e l'exploit
di "L'emozione non ha voce", con la quale Adriano Celentano
è tornato a dominare le classifiche alla fine degli anni '90.