"Il mio disco della domenica mattina? 'Sogno' di Andrea Bocelli, un cantante d'opera cieco con una bella voce, fottutamente bravo. E' molto romantico e ti mette in uno stato d'animo grandioso".
(Tommy Lee, ex batterista del gruppo heavy metal Motley Crue ed ex marito di Pamela Anderson)


1999, G.Vessicchio - G.Servillo, Ed. Suvini Z./Sugarmusic/Mascotte


"E' un pezzo che parla della vita. La vita di ciascuno di noi. E' un messaggio semplice. Come per tutte le canzoni dell'album, ha come tema la forza: quella forza che permette di superare le difficoltà della vita, sofferenze anche immense grazie alla forza di credere in se stessi e nelle proprie possibilità. Ci vogliono forza e sogni per andare avanti nella vita".
(Andrea Bocelli)

 

 

Nel marzo 1999 il cantante pubblica l'album "Sogno": il disco della definitiva consacrazione, destinato a scalare le classifiche europee e americane dopo che lentamente ma inesorabilmente 'Aria' e 'Romanza' hanno venduto venti milioni di copie. Il titolo dell'album è emblematico: come scrive Gino Castaldo su La Repubblica all'indomani della presentazione, "Esiste anche un sogno italiano, anzi un 'italian dream', capace di portare un bravo ragazzo toscano, destinato, sembrava, a cantare canzoncine nei piano bar o le avemarie nei matrimoni, a vendere 23 milioni di dischi nel mondo, a far man bassa di premi internazionali fino all'attuale nomination di 'The prayer' (con Celine Dion) per l'Oscar".
Presentando il disco, Bocelli si racconta utilizzando ripetutamente la parola 'sogno'. "Quella di diventare cantante era una scommessa, non ci puntavo tutto, anzi quasi niente. E man mano che crescevo era una parte di me che diventava più segreta, e alla fine era una spina nel cuore. Un fastidio, una noia. Perché tutti mettevano il dito nella piaga, chiedendomi di cantare. Io, in realtà, mi stavo allontanando sempre più dal sogno. Ma era un amore che mi covavo dentro, sempre più disperato e segreto. Ero diventato fatalista; pensavo: se deve accadere qualcosa, accadrà. E intanto mi presi una laurea in giurisprudenza, gli anni passavano e sapevo che, soprattutto nella musica leggera, l'età conta. Il mio sogno era sempre cantare l'opera. E tutti me lo sconsigliavano. Mio padre mi parlò, mi fece capire che uno nelle mie condizioni avrebbe avuto dei problemi oggettivi, problemi scenici. E io non volevo deluderlo per nessun motivo né lasciare il mio futuro in balia di un sogno, così mi laureai…". Il concetto del sogno, quindi, appare in tutta la sua importanza: vengono così invitati a scriverci una canzone Peppe Servillo, cantante degli Avion Travel, e Beppe Vessicchio, uno dei più noti direttori d'orchestra italiani, particolarmente noto al pubblico sanremese.
La canzone viene tra l'altro utilizzata per dare il cambio a 'Con te partirò' nella pubblicità di una nota compagnia telefonica - in uno degli spot tra l'altro lo stesso Bocelli appare per cantare il brano - al telefono, naturalmente.