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Luciano
Ligabue
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Questa
canzone, con la quale non di rado si concludono i concerti di Ligabue,
è uno degli affreschi nei quali migliaia di fans del rocker padano
si riconoscono, identificandosi nei perdenti che non smettono di sognare.
E in effetti fu davvero l'inizio di un sogno di rock'n'roll per Luciano
Ligabue, il momento in cui Pierangelo Bertoli accettò la sua canzone
per l'album "Tra me e me" (1988).
Fino a quel momento il 28enne Ligabue era stato bracciante, metalmeccanico,
ragioniere, dee-jay, commerciante, organizzatore di concerti, consigliere
comunale nella sua Correggio (RE).
L'incontro con Bertoli fu determinante quanto quello con il produttore
di "Tra me e me", Angelo Carrara, il quale intuì il potenziale
del non più giovanissimo autore, e decise di fargli da manager.
Carrara produsse anche il suo primo album, "Ligabue" (1990),
che includeva "Sogni di rock'n'roll", in una versione caratterizzata
dal più "duro" approccio vocale di Ligabue, che peraltro
contribuì ai cori della versione di Bertoli, entrando per la prima
volta in uno studio di registrazione.
Aveva tenuto il suo primo concerto soltanto un anno prima, presso il centro
culturale "Lucio Lombardo Radice", a Correggio, con il suo gruppo,
gli OraZero: "Sogni di rock'n'roll" faceva parte della scaletta
insieme a "Figlio di un cane" (anch'essa successivamente incisa
da Bertoli) e "Marlon Brando è sempre lui".
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