La crisi di Tessuto

In anni recenti Mario Tessuto ha dichiarato che l'interpretazione di 'Tipitipiti' è stata un passo falso nella sua carriera, tale da vanificare lo strepitoso successo del 1969, 'Lisa dagli occhi blu'.
Già 'Nasino in su' aveva deluso le aspettative. "Non posso proprio dire di aver raggiunto il traguardo che mi ero prefissato. Va bene, forse ho sbagliato canzone. Ma è tutto qui e non è certo il caso di parlare di crisi per Mario Tessuto. Dopo aver venduto un milione di dischi non è facile ripetersi e così tutti stanno lì pronti a decretare la tua fine", commentò.

Il suo debutto a Sanremo fu indubbiamente caratterizzato da una certa apprensione. "In tre minuti ci si gioca tutto quanto. Ogni cantante cerca l'accoppiamento più funzionale. A me Orietta Berti va molto bene, benissimo. E' popolare, ma contemporaneamente ha un pubblico diverso dal mio, per cui non ci daremo alcun fastidio neppure per la vendita dei dischi… Io penso che la porta della vittoria è sempre aperta a tutti. Se viene, nessuno si offende, ma non credo sia indispensabile vincere per ottenere un bel successo. A me, personalmente, basterebbe entrare in finale, fare la mia figura e vedere qualche centinaio di migliaia di dischi…"

 

Probabilmente Tessuto fu affiancato alla Berti col duplice intento di conquistare al brano una fascia di pubblico più giovane (impresa disperata, visti la costruzione della canzone e soprattutto il testo) e di ingraziarsi, a sua volta, degli ascoltatori più maturi. La Berti dichiarò: "Credo di essere stata l'ultima a venire a sapere che la scelta definitiva era caduta su Mario Tessuto. Ad ogni buon conto non mi sembra un accoppiamento infelice: Tessuto ha avuto un bel successo quest'estate, e mi hanno detto che anche la sua interpretazione di 'Tipitipiti' è buona. Ma non credo che vinceremo. Non è una canzone fatta per vincere al Festival, anche se penso che piacerà alla gente". Nella stessa intervista rilasciata a "Bolero", la cantante si lasciò sfuggire: "Mi ha telefonato Claudio Villa, voleva a tutti i costi essere in coppia con me. Ha insistito tanto, ha detto che saremmo stata la coppia più bella del mondo. Ma al Festival c'era già la coppia più bella del mondo, quella di Celentano e sua moglie Claudia Mori. Meglio non essere belli in troppi".

Tessuto pagò la maggiore attenzione da parte degli autori nei confronti della lanciatissima Berti, personaggio molto più amato. Tanto per fare un esempio, Dario Salvatori ricorda che "il blu è il colore preferito della Berti che ha inciso 'Una bambola blu' e 'Mi vestirò di blu' -e anche in questo caso non manca un riferimento in tono: è blu, infatti, il biglietto dell'uomo dell'organino". Inoltre, i medesimi Mario Panzeri e Daniele Pace in quel periodo composero 'Osvaldo tango', omaggio al marito di Orietta, che diventò il lato B di 'Tipitipiti'. "Era tanto tempo che volevo incidere un tango, e dopo le iniziali risate abbiamo deciso che il titolo andava bene, però non è il mio Osvaldo: nel disco lui sembra un Don Giovanni mai visto…"