|   | "Una canzone, per essere ricordata, deve avere un testo breve. Per 
        durare, le canzoni devono essere semplici e toccare il cuore".
 (Oscar Prudente)
 
 
  1978, 
        O. Prudente, Ed. Sugarmusic
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          | L'AUTORE
 Oscar Prudente, nato a Genova, inizia come batterista di 
              Luigi Tenco; dal 1968 in poi entra a far parte del gruppo di Lucio 
              Battisti. Nel 1972 incontra Ivano Fossati e con lui forma i Delirium; 
              al loro scioglimento, incide con lui l'album "Poco prima dell'aurora", 
              del 1973. Ha collaborato con numerosi artisti italiani e ha suonato 
              tra l'altro alcuni dei brani più noti di Lucio Battisti e 
              Fabrizio De André Come autore ha firmato tra l'altro 'Pensiero 
              stupendo' per Patty Pravo e il maggiore successo dei Delirium, 'Jesahel'. 
              Negli anni '80 ha scritto musiche per spettacoli teatrali e jingles 
              pubblicitari; è stato direttore della scuola musicale fondata 
              da Mogol.
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        I cori da stadio hanno, in alcuni casi, un'origine evidente - anche 
        se forse non tutti i teenagers saprebbero indicare in 'Guantanamera' la 
        madre di tutti gli apprezzamenti alla propria squadra (ivi compresi quelli 
        negativi, tipo "A lavorare, andate a lavorare
").
 In altri casi, invece, nessuno saprebbe individuare l'ispirazione iniziale 
        di una melodia ripetuta con convinzione: si pensi all'aria di 'Amico è' 
        di Dario Baldan Bembo, che i tifosi di una squadra tedesca ascoltarono 
        a San Siro cantata dai tifosi dell'Inter ed importarono in Germania, per 
        poi contagiare i tifosi delle squadre inglesi, ovviamente ignari di chi 
        fosse il compositore originario.
 
 Un caso simile è quello di 'Let's go' dei Routers (1963), brano 
        strumentale di surf-music basato sul battito delle mani - due colpi, poi 
        tre, poi quattro, poi di nuovo due, ripetuti in modo incalzante. E' una 
        sequenza diventata classica - quasi nessuno sa da chi è stata inventata, 
        ma non c'è clacson che non la esegua dopo una vittoria della squadra 
        del cuore o della nazionale. Mutuando la ritmica da questo brano, divenuto 
        ormai un "traditional" delle curve di tutto il mondo, l'ex componente 
        dei Delirium Oscar Prudente scrisse questo brano come sigla per la trasmissione 
        sportiva "Domenica Sprint", in onda negli ultimi anni 
        '70 e nei primi '80. A caratterizzare il pezzo, oltre alla chitarra distorta 
        di Prudente, una voce tenorile che alla maniera del tenore Serafino, tifoso 
        molto popolare negli anni '70, intonava di tanto in tanto una frase che 
        non tutti riuscivano a decifrare - l'autore poi spiegò trattarsi 
        di "Viva viva il goleador".
 
 Tale messaggio (di evidente portata ecumenica) e la scelta di non appesantire 
        il brano di un testo, scelta che probabilmente avrebbe dovuto essere imitata 
        da molti dei cantanti che hanno tentato di comporre inni calcistici, ha 
        contribuito a fare di 'Stadium' un brano "cult".
 
 La consacrazione è avvenuta nel 1996: nonostante "Domenica 
        Sprint" fosse stata cancellata dal palinsesto Rai da parecchi anni, 
        la Gialappa's Band riprese l'immortale ritornello e lo affidò addirittura 
        a Josè Carreras e Cecilia Gasdia per una delle più divertenti 
        sigle di "Mai dire gol".
 
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