Nel 1972 i consumatori di 45 giri e quelli di 33 giri sembrano andare d'accordo solo su un paio di nomi: Mina e Battisti. Per il resto, gli album più venduti e i singoli più popolari appartengono a generi completamente diversi. Tra i long-playing impazza il rock inglese: Deep Purple, Led Zeppelin, Pink Floyd, Genesis, Jethro Tull, Emerson Lake & Palmer. Le canzoni più gradite ai consumatori dei singoli invece sono ben altre: guardando le classifiche di vendita estive, si nota il successo di pezzi melodici come 'Viaggio di un poeta' dei Dik Dik, 'E' ancora giorno' di Adriano Pappalardo' e 'Semo gente de borgata' dei Vianella. Ma la vera canzone dell'estate 1972 è 'Quanto è bella lei' di Gianni Nazzaro. Vincitrice al Disco per l'Estate di Saint Vincent, dal 15 luglio al 19 agosto, dopo aver scalzato dalla vetta il capolavoro di Battisti e Mogol, 'I giardini di marzo'. occupa il primo posto della classifica dei 45 giri più venduti in Italia. Esce dalla top ten soltanto il 7 ottobre di quell'anno.

 

 

Scritta da Pace, Panzeri e Pilat, reduci dal successo di 'Fin che la barca va' di Orietta Berti, 'Quanto è bella lei' non è un motivo particolarmente impegnato. Niente di male, s'intende - ma il problema è che a dichiararlo, dopo la vittoria al Disco per l'Estate, è lo stesso interprete, Gianni Nazzaro. "Non rinnego il pezzo. Solo dico che non è proprio dei miei migliori. Diciamo anzi che è bruttarello… Mia moglie mi diceva: 'Gianni, se canti questa canzone ti rovini. E' pazzesca, non fa per te. Sarebbe meglio dare forfait'. (…) Ha vinto perché è costruita, nota su nota, ad uso e consumo del pubblico. Neanche fosse stata partorita da un computer. Ecco, se uno metteva dentro a un cervello elettronico tutti i dati inerenti ai gusti correnti ed al meccanismo del Disco per l'Estate, saltava fuori per forza 'Quanto è bella lei…' (da un'intervista a 'Bolero')