1966, Mogol-Soffici, Ed. Mascheroni

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Interpreti

Caterina Caselli

Nata a Magreta (Modena) nel 1946, dopo essersi "fatta le ossa" in locali quali il Capriccio e il Piper di Roma come cantante e bassista, nel 1966 diventa l'esponente di maggiore successo del beat italiano grazie a "Nessuno mi può giudicare", presentata al Festival di Sanremo. Per diversi mesi il brano domina letteralmente le classifiche di vendita, tanto che al confronto i singoli successivi ("Perdono", "Cento giorni", "Sono bugiarda", "Il volto della vita", "Insieme a te non ci sto più") sembrano avere un impatto minore - anche quando, come 'Perdono', vincono il Festivalbar. Negli anni successivi tenta di uscire dall'immagine del "casco d'oro" beat, interpretando brani d'autore.
Negli anni '70 la sua attività di cantante si dirada, e dopo il ritorno a Sanremo nel 1990 con "Bisognerebbe non pensare più a te", si dedica a tempo pieno all'attività di discografica per l'etichetta Sugar: tra i nomi da lei lanciati negli ultimi dieci anni ci sono Paolo Vallesi, Gerardina Trovato, Francesco Baccini, Andrea Bocelli, Avion Travel, Elisa.


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