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1959,
V.Mascheroni - M.Panzeri, Ed. Mascheroni
Interpreti
Claudio Villa (vero nome: Claudio Pica),
nato a Roma nel 1926, è stato uno dei più grandi protagonisti
della musica leggera italiana. Dopo qualche anno di gavetta, negli anni
'50 diventa il più popolare interprete italiano, tanto da guadagnarsi
il soprannome di "Reuccio". Grazie alla sua voce squillante
e tenorile vince quattro edizioni di Sanremo (nel 1955 con Buongiorno
Tristezza, nel 1957 con Corde della mia chitarra, nel 1962 con Addio...
addio e nel 1967 con Non pensare a me). Grazie al suo temperamento riesce
a contrastare almeno due generazioni di contestatori (memorabile un
suo confronto televisivo con i giovani estimatori del "beat",
in un programma di Renzo Arbore). Negli anni '70, pur superato musicalmente,
si riaffaccia con una certa regolarità - in particolare per criticare
con veemenza l'organizzazione del Festival di Sanremo. La sua uscita
di scena è tale da ricordare i numerosi film da lui interpretati:
si spegne nel 1987 durante la serata finale dell'amato e odiato Festival:
Pippo Baudo dà l'annuncio della sua dipartita poco prima di annunciare
i vincitori.
Gino Latilla: nato a Bari il 7 novembre 1924. Dopo aver fatto
breccia nel cuore degli italoamericani con una serie di esibizioni oltreoceano
nel 1953 divenne a pieno titolo uno dei "moschettieri" dell'orchestra
Angelini, la cui regina, amata sia dal Maestro che da Latilla, era Nilla
Pizzi. Nel Festival di quell'anno fece per la prima volta coppia con
Giorgio Consolini, col quale presentò ben ben quattro canzoni
(tra le quali 'Vecchio scarpone' e 'Tamburino del reggimento').Dopo
un decennio di graduale ritiro, negli anni '70 Latilla diventò
dirigente della Rai di Firenze. Tra i suoi maggiori successi: 'Tutte
le mamme', 'E la barca tornò sola','Canzoni alla sbarra', 'Casetta
in Canadà', 'Amare un'altra'.
Johnny Dorelli: nato a Meda (Mi) il 20 febbraio 1937, Giorgio
Guidi ha un padre cantante, Nino, del quale già in tenera età
segue le orme - anche fisicamente, visto che a 12 anni si trova con
lui a Broadway, ottenendo le prime piccole parti come interprete di
musical. Visto che Guidi senior ha come nome d'arte Giovanni D'Aurelio,
Guidi junior gli "ruba" il mestiere e anche il nome americanizzato
("Dorelli" è "D'Aurelio" pronunciato all'inglese).
Tornato a Milano, nel 1957 il giovane è cantante fisso nel gioco
di Mario Riva "Il Musichiere". L'anno seguente, il trionfo
a Sanremo in coppia con Domenico Modugno, con la leggendaria 'Nel blu
dipinto di blu'. Nel 1959, con la canzone 'Piove', la coppia si ripete:
il sodalizio funziona grazie alle caratteristiche opposte dei due interpreti
- Dorelli è il contraltare elegante, "alla Sinatra",
del sanguigno Modugno. E' l'inizio della invidiabile carriera del giovane
"crooner" milanese, che nei decenni successivi rivelerà
il suo eclettismo affiancando all'attività di cantante quella
di presentatore alla radio e in tv, nonché coltivando il suo
talento di attore, che gli porterà numerose soddisfazioni sia
al cinema che a teatro.
Betty Curtis, al secolo Roberta Corti, nasce a Milano il 21 marzo
1936. Viene scoperta musicalmente da Teddy Reno. Nel 1960 partecipa
a Sanremo con la canzone "Amore senza sole" in coppia con
Johnny Dorelli e con "Non sei felice" assieme a Mina. Nel
1961 vince la kermesse sanremese con "Al di là" ed
anche il festival di Napoli.
Altri successi: "Una marcia in fa", "Nessuno", "Chariot"
Autori
Vittorio Mascheroni, nato a Milano nel 1895,
conobbe il primo successo con "Arturo e Lodovico" (1928),
cui fece seguito "Bombolo" (1932), un brano costruito secondo
la sua massima: "Il mio è un mestiere che bisogna affrontare
ridendo, se si vuol concludere qualcosa di serio". Questa filosofia
convergeva con quella di un altro grande della nostra canzone, Mario
Panzeri: il sodalizio tra i due partorì, tra le altre, le emblematiche
"Casetta in Canadà" e "Papaveri e papere".
Tra i brani firmati da Mascheroni non si possono non ricordare "Fiorin
fiorello", "Ziki-paki-ziki-pu", "Stramilano",
"Adagio Biagio", "Tango della gelosia", "Tre
son le cose che voglio da te", "Autunno", "Una marcia
in fa" e "Giuro d'amarti così".
Mario Panzeri,
uno dei più grandi autori della canzone italiana, ha firmato
numerosi successi: solo per ricordarne alcuni, peraltro molto diversi
tra loro, si possono citare 'Maramao perché sei morto', 'Pippo
non lo sa', 'Non ho l'età', 'Nessuno mi può giudicare'
e 'Aveva un bavero'.
la
scheda
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