Mario Riva: "Ma Fred, non pensi che le tue canzoni… insomma, tutta questa violenza… 'Spara!'… Non pensi di turbare i sonni di tanti bambini?… 'Spara…!' La coscienza non ti dice niente?'
Fred Buscaglione: "La coscienza la sento. Ma è due ottave più su".

(da una puntata de "Il Musichiere")

 


(1959, F. Buscaglione-L.Chiosso, Ed. Melodi)

 


 


Nel 1958 Fred Buscaglione viaggia sul velluto: al boom di 'Che bambola', col suo milione di copie vendute, hanno fatto seguito brani che hanno consolidato il successo del cantante torinese e delle sue "criminalsong".

Ma la vena di Buscaglione e del paroliere Leo Chiosso è lungi dall'inaridirsi. Così, dalla casalinga con fucile di 'Teresa non sparare' (1957) si passa a una nuova 'bambola' destinata inevitabilmente a fregare il 'duro' Fred: la 'femme fatale' di 'Eri piccola'.

Dal punto di vista musicale, è evidente che nel 1958 Fred e gli Asternovas non hanno più alcun timore nel riversare sul pubblico una carica di swing trascinante (pochi mesi prima, anche grazie alle "spallate" date da Buscaglione e Carosone alla concezione tradizionale di musica italiana, Modugno col suo 'Volare' ha trionfato a Sanremo). 'Eri piccola' parte con una rullata di batteria che attacca un ritmo travolgente da "be-bopper", sul quale entrano basso e pianoforte come base ritmica, e poi tromba e sax che cominciano a inseguirsi. Quindi Fred attacca, parlando, la prima strofa, che si conclude con il celeberrimo, semplicissimo ritornello; in ogni intervallo tra le ripetizioni di "piccola", i fiati sillabano su due note la stessa parola.

Il brano diviene il marchio di fabbrica di Buscaglione, anche grazie alle sempre maggiore abilità di istrione del cantante, che per indicare le dimensioni della sua assassina, li riassume in pochi centimetri tra indice e pollice. Mezza Italia si ritrova a canticchiare il ritornello imitando il suo gesto. Non a caso, quando lo storico creativo pubblicitario Luigi Malerba è chiamato ad escogitare uno spot per la Pasticca del Re Sole, convince Fred a parodiare il suo cavallo di battaglia inserendo tra indice e pollice la citata caramella.