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Renato
Rascel interpretò questo divertente brano nella parodia Tempi
duri per i vampiri, film
di Steno del 1959, antesignano del più famoso Per favore
non mordermi sul collo di Roman Polanski (1967).
Nel
cast della pellicola (girata nella tenebrosa
Sestri Levante) anche
il Dracula cinematografico più autorevole, Christopher Lee (Il
binomio Lee-Rascel è talmente bizzarro che finisce per funzionare,
ha scritto il critico Paolo Mereghetti). La canzone, che accompagnava
i titoli di coda del film, invita il vampiro a cambiare dieta, stante
il suo pallore, ed è uno dei primi cha cha cha proposti
in Italia. Il notissimo ballo, di moda negli USA fin dai primi anni 50
grazie a Tito Puente, Enrique Jorrin, Xavier Cugat e Perez Prado, si affermò
definitivamente anche da noi solo nel 1961, per merito della showgirl
Abbe Lane (compagna di Cugat) che lo propose in tv.
Un successo ancora maggiore di quello di Rascel ottennero le interpretazioni
di Marino Marini (autore di La più bella del mondo
e interprete di Marina, di Rocco Granata) e soprattutto di
Bruno Martino, il crooner di Estate. A firmare Dracula
cha cha insieme a M.Brunini era stato non a caso Bruno Brighetti,
coautore dei maggiori successi di Bruno Martino (su tutti, la citata Estate).
Nel 1960, grazie alla traduzione di Fernand Bonifay, Henri Salvador lanciò
Dracula cha cha in Francia.
Da segnalare come nel 1998 lo scrittore cyberpunk inglese
Kim Newman (ex critico cinematografico) abbia intitolato un suo libro
Dracula cha cha cha. Il romanzo, che ha ottenuto un certo
successo nei paesi anglosassoni, è guardacaso ambientato in Italia
negli anni 50
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