- Il testo -

Questa, miei signori, è una storia di tempi ormai remoti. Tempi in cui il duello risolveva al primo o all'ultimo sangue le intricate vicende d'amore di dame, damigelle e cavalieri.

Giustappunto!

Grazie!

Il Visconte di Castelfombrone cui Buglione fu antenat
ha sfidato il Conte di Lomanto ed il guant gli ha gettat

L'altra sera al bal dell'ambasciata con l'amata lo trovò
uno sguardo e due perfetti inchini e i padroni gli mandò!

Fu dello scandalo ogni salotto
di ciarle ghiotto
subito edotto
La donna oggetto di quella tenzone
una canzone
dal Dannunzio meritò - Zum!

Nell'ottobre dell'87 alle 7 del mattin
due carrozze si fermaron presso a un cipresso di un giardin
Ecco tosto scendere il Visconte, poscia il Conte di Lomant
Sulle labbra hanno un sorriso errante
"E anche sprezzante?"
"Minga tant!"

Ecco i padrini venir dal sentiero...
Cilindro nero
viso severo
contati i passi i due crudi avversari
ad armi pari
si batteron per la -Zum!

In guardia Visconte! Difendetevi!
Non temo la vostra lama, caro Barone!
Ho già vinto ben 113 duelli e con questo vincerò il 114°. In guardia... là... là... op!
Ahhhhh... Sono stato colpito qui tra la quinta e la sesta costola. Ferita penetrante in cavità con prognosi riservata. Muoio...
Un dottore! Presto!
Un veterinario!

Questo comparve su per le gazzette,
poi si sapette quel che accadette:
due graffi lievi ed una scalfittura,
tanta paura ed un pranzo al ristorant!

Oh... un momento! Dimenticavo di dirvi che questa storia non ha alcun riferimento con la vita reale e che i personaggi sono puramente immaginari... Grazie

 

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